CUORE VERO

Appena venuti a conoscenza dell’imminente apertura, tra l’altro autorizzata e legittimata dalle istituzioni, del covo di nazi-fascisti “Cuore nero” in viale Certosa 311, la Cascina Autogestita Torchiera Senzacqua ha deciso di intraprendere un percorso che ne impedisse l’agibilità politica. Un’agibilità che non può essere riconosciuta a chi ancora nel secondo millennio rende onore ai “martiri della repubblica di Salò”, e si fa promotore di ideologie che dovrebbero essere state spazzate via sessant’anni fa dalla lotta partigiana di Liberazione e la cui illegittimità è sancita peraltro dalla Costituzione.

Coscienti che tale ideologia non è mai morta, pensiamo che l’unico modo di contrastarla sia organizzare una stretta rete tra tutti i soggetti che praticano l’antifascismo attraverso il proprio agire e la propria cultura.

Questo prcorso non ammette scorciatoie e necessita dell’organizzazione e della mobilitazione di chiunque voglia vivere in un mondo libero.

Oggi ancora di più bisogna mobilitarsi per impedire il dilagare di politiche razziste e revisioniste.

Si sta attivando una rete di soggetti che a partire dal nostro quartiere impedisca l’apertura di spazi come “Cuore nero”. Numerose e molto partecipate sono state le assemblee con tutte le realtà della zona 8 (ANPI, partiti, comitati di quartiere e singoli cittadini) e l’assemblea cittadina di mercoledì 11 (circa 250 partecipanti). In queste assemblee si sono decise una serie di iniziative volte a rendere cosciente la cittadinanza del pericolo che stiamo tutti vivendo e a rispondere in modo fermo e unito a tali provocazioni.

 

Torchiera deve rimanere un laboratorio permanente.

Vorremmo che da qui fino a quando il pericolo non sia scongiurato, tutta la città rivendichi che l’evidenza biologica, cioè vitale, è che il cuore è rosso.

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One Response to CUORE VERO

  1. Oscar says:

    Assiomi per una teoria cospiratoria

    Tum tum tum zzzzzzzzzzz zzzzzzzzzzzz tum tum tum sghzzz tz tum TUM

    – tutti i personaggi nascono liberi, leggeri aquiloni dal filo spezzato, e incoscienti

    – la realta’ e’ una finzione collettiva ben congeniata, cambiando i presupposti cambia essa stessa

    – non esistono liberatori, ma solo personaggi che si liberano

    – l’ ironia e’ madre dell’ audacia ed elemento fondante della resistenza

    – gli eroi sono labili, imprecisi, ladri di cambusa, bugiardi, assaltatori di porti in fiamme, solitari capitani di navicelle alla deriva, fragili figure inquiete

    – le vaste praterie dell’ universo son scatole della nostra mente

    – le parole, comprese queste, sono senza educazione; una volta messe su un foglio non hanno rispetto ne timore, neanche per chi le ha scritte, viaggiano libere non cercano padroni

    – per ogni assioma dato, c’e’ un antiassioma che ne annulla la validita’

    – verra’ il tempo in cui il concetto di “persona” non si applichera’ piu’ solo all’ umanita’; travalichera’ l’ aspetto biologico, trascendera’ l’apparenza organica per abbracciare ogni macchina senziente capace di amore e odio

    – la resistenza e’ variabile dai luoghi, dalle circostanze e dai tempi, non ha metodi esemplari. Non ha mentori postumi che ne decretano la politica, ci balocca coi media non si vezzeggia. La resistenza non ha confini, non esclude, non prelude; si incammina per galassie e buchi neri. La resistenza e’ cio che e’ ogni essere strambo che la compone: che sia strisciante, salterello, ridanciano, crapulone, sgorbio, timido, goffo ma comunque a modo suo un tenero e testardo portatore di rabbia e amore

    Tum tum tum zzztkaaakk zzzzzzz tum tum tum zzzzzzz kthztk

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